Luca Meda
Luca Meda (1936–1998) è stato un architetto e designer italiano di spicco, noto per il suo contributo significativo nel campo del design industriale e dell’architettura tra gli anni ’60 e ’90. Cresciuto a Milano, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera e successivamente alla Hochschule für Gestaltung di Ulm, una delle più prestigiose scuole di design al mondo.
La sua carriera è stata strettamente legata al Gruppo Molteni, dove ha ricoperto il ruolo di direttore artistico a partire dalla fine degli anni ’70. In questa posizione, Meda ha influenzato profondamente l’identità del marchio, progettando mobili iconici e collaborando con altri designer di rilievo. Tra le sue creazioni più note per Molteni&C si annoverano la libreria Piroscafo (in collaborazione con Aldo Rossi), le sedie Zim e Ho, la poltrona Vivette, il divano Primafila e i sistemi modulari 505 e Pass.
Oltre al design di mobili, Meda ha lavorato su progetti di architettura e allestimenti museali, dimostrando una versatilità che lo ha reso una figura chiave nel panorama del design italiano del XX secolo. La sua capacità di fondere arte e industria ha lasciato un’impronta duratura, e il suo lavoro continua a essere celebrato e studiato per la sua rilevanza e innovazione.
Luca Meda
Luca Meda (1936–1998) è stato un architetto e designer italiano di spicco, noto per il suo contributo significativo nel campo del design industriale e dell’architettura tra gli anni ’60 e ’90. Cresciuto a Milano, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera e successivamente alla Hochschule für Gestaltung di Ulm, una delle più prestigiose scuole di design al mondo.
La sua carriera è stata strettamente legata al Gruppo Molteni, dove ha ricoperto il ruolo di direttore artistico a partire dalla fine degli anni ’70. In questa posizione, Meda ha influenzato profondamente l’identità del marchio, progettando mobili iconici e collaborando con altri designer di rilievo. Tra le sue creazioni più note per Molteni&C si annoverano la libreria Piroscafo (in collaborazione con Aldo Rossi), le sedie Zim e Ho, la poltrona Vivette, il divano Primafila e i sistemi modulari 505 e Pass.
Oltre al design di mobili, Meda ha lavorato su progetti di architettura e allestimenti museali, dimostrando una versatilità che lo ha reso una figura chiave nel panorama del design italiano del XX secolo. La sua capacità di fondere arte e industria ha lasciato un’impronta duratura, e il suo lavoro continua a essere celebrato e studiato per la sua rilevanza e innovazione.